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Wave Health: Symptom Tracker è una App sanitaria per i pazienti con malattie croniche (dolore incluso), atta a monitorare sintomi, farmaci, sonno, esercizio e altre attività. Scopriamo i dettagli.

Patofisiologia del dolore neuropatico trigeminale post-traumatico Il dolore neuropatico trigeminale post-traumatico (PTNP) è una condizione complessa che incide significativamente sulla qualità della vita dei pazienti. Il danno al nervo trigemino, spesso conseguenza di traumi o di procedure odontoiatriche, può provocare alterazioni sostanziali nei meccanismi di trasmissione del dolore. Lo studio che proponiamo si concentra sugli […]

Prevenzione del dolore post-operatorio in neurochirurgia: evidenze da una metanalisi La neurochirurgia, con le sue procedure altamente delicate e complesse, porta con sé il rischio intrinseco di dolore post-operatorio significativo, che può influenzare profondamente il processo di guarigione e la qualità di vita dei pazienti. La prevenzione e il controllo di questa forma di dolore […]

Esistono ancora pochi dati che siano in grado di fare luce, con un focus sui suoi meccanismi, sulla gestione e la comprensione del dolore cronico. C’è chiaramente un forte unmet need per una migliore definizione dei meccanismi molecolari che spieghino lo sviluppo del dolore e che possano portare all’implementazione di nuove strategie terapeutiche. Approfondire la […]

Il dolore è un fenomeno complesso che può essere considerato come multisensoriale e multidimensionale e che influenza in maniera significativa lo stato fisiologico e psicologico del paziente. Il dolore è generalmente definito come un’esperienza sensoriale o emotiva spiacevole associata a danni effettivi o potenziali a carico dei tessuti. Pertanto, il dolore non è un fenomeno […]

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) definisce le cure palliative come una specialità interdisciplinare che mira a migliorare la vita dei pazienti affetti da malattie potenzialmente terminali e viene comunemente fornita da team di consulenza in cure palliative o unità di cure palliative. Le cure palliative sono associate a una minore incidenza di sintomi, miglioramento della […]

Nel campo della gestione del dolore, l’approccio diagnostico e la valutazione del dolore cronico sono cruciali. Recenti studi, hanno evidenziato l’importanza di identificare il “dolore misto”, un fenomeno clinico in cui coesistono diversi meccanismi del dolore, come quelli nocicettivi, neuropatici e nociplastici. La comprensione di questa complessa interazione è fondamentale per un trattamento efficace del […]

Strategie di analgesia multimodale e ruolo cruciale dell’anestesia regionale nella gestione del dolore postoperatorio La gestione del dolore gioca un ruolo fondamentale nel percorso di ripresa del paziente dopo l’intervento chirurgico. Nella gestione del dolore perioperatorio l’analgesia multimodale rappresenta un approccio efficace e bilanciato, l’anestesia regionale, in particolare, ha un ruolo cruciale in questo contesto. […]

Il dolore cervicale rappresenta una delle principali problematiche muscoloscheletriche, con un tasso di prevalenza standardizzato per l’età di 27,0 per 1000 individui nel 2019. Il suo impatto sulla qualità della vita e sul sistema sanitario è notevole, con un impegno economico che solo negli Stati Uniti nel 2016 ha raggiunto i 134,5 miliardi di dollari […]

Le linee guida sul dolore cervicale offrono un approccio aggiornato e basato sull’evidenza per la diagnosi, la valutazione e il trattamento di questa diffusa problematica. Queste linee guida enfatizzano l’importanza di un approccio olistico, che integra terapie fisioterapiche e psicologiche, per affrontare il dolore cervicale in tutti i suoi aspetti.

I dati di uno studio – recentemente pubblicato sul “Journal of Managed Care & Specialty Pharmacy” -indicano che la stimolazione del midollo spinale (SCS) potrebbe portare a esiti migliori e a minori costi di cura nel trattamento di pazienti con neuropatia periferica diabetica (DPN). I pazienti affetti da DPN sono gestiti convenzionalmente con terapie farmacologiche, […]

Un promettente trattamento psicologico come la terapia di rielaborazione del dolore (PRT) potrebbe aiutare i pazienti a considerare il dolore cronico primario come causato da processi mentali o cerebrali? Per rispondere alla domanda Yoni Ashar, professore associato di medicina interna all’Università del Colorado, ha valutato assieme ai colleghi in uno studio pubblicato su JAMA Network Open […]

Secondo uno studio clinico randomizzato pubblicato su Arthritis & Rheumatology, portato avanti su pazienti affetti da fibromialgia, la terapia cognitivo-comportamentale (CBT), che utilizza tecniche strutturate per alterare pensieri distorti e stati d’animo negativi, si è rivelata superiore a un trattamento educativo nel ridurre gli effetti interferenti del dolore e di altri aspetti tipici di tale […]

Usare l’intelligenza artificiale (IA) per ridurre il dolore cronico nella neuropatia diabetica è il filone di ricerca seguito da Greta Preatoni, ricercatrice del Neuroengineering laboratory dell’ETH, il Politecnico federale di Zurigo, che sarà una degli ospiti il 30 settembre a Milano ‘Synapse’, un convegno sull’intelligenza artificiale organizzato da Bending Spoons. «Sto lavorando nel laboratorio guidato da […]

La medicina rigenerativa promette di offrire soluzioni innovative nella gestione del dolore. Questo ambito clinico sfrutta cellule staminali, tessuti e altri agenti biologici per promuovere la rigenerazione e la guarigione dei tessuti danneggiati. Analisi di 5 recenzioni studi hanno messo in luce il potenziale della medicina rigenerativa nel trattamento di condizioni croniche del dolore.

Le società scientifiche Società Italiana di Anestesia, Analgesia, Rianimazione e Terapia Intensiva (SIAARTI)  SIAARTI è una società scientifica degli specialisti in Anestesia, Analgesia, Rianimazione e Terapia Intensiva che, dalla sua fondazione nel 1934, si dedica al rafforzamento costante del connubio tra attività clinica e ricerca per migliorare le linee guida e i protocolli terapeutici – […]

In un epoca dove l’uso dei social fa parte della quotidianità, scopriamo come possono diventare un supporto utile per lo specialista!

In questo focus, vogliamo affacciarci nel mondo dei social e capire quali sono i vantaggi del loro utilizzo.

Brevi informazioni su cosa attendersi dopo la laurea, ovvero benefici e rischi della libera professione rispetto a quella di dipendenza o convenzione. Particolare riferimento ad attività intra- ed extra-moenia. Approfondisci scaricando l’infografica!

Il dolore neuropatico, derivante da lesioni del sistema nervoso, rappresenta una delle forme di dolore più complesse da trattare. Le nuove ricerche stanno mettendo in luce meccanismi cellulari e molecolari sottostanti, offrendo nuovi target terapeutici.

Curable sarà l’alleato ideale per i pazienti con dolore cronico che potranno avere un personal coach per imparare a gestire e affrontare il dolore attraverso attività mentali, che diano sollievo al dolore, con un programma personalizzato. Scopriamo le caratteristiche.

Anteprima di MenoMale, un’app non ancora disponibile per il download, che si basa su un orientamento psico-educativo per la elaborazione dell’esperienza del dolore cronico, qualunque sia la sua caratteristica: cefalea, lombalgia, fibromialgia, neuropatia, artrosi etc..

Pathways Pain Relief è un programma progettato per aiutare a diagnosticare e alleviare il dolore, con particolare riferimento al dolore cronico. Scopriamo tutte le funzioni per aiutare la persona a gestire e controllare il dolore.

Pain Assessment Tool for Kids è una App ideata dall’ICPCN per misurare il dolore nei bambini. Lo scopo della App è quello di aiutare il personale sanitario a decifrare l’entità del malessere fisico dei bambini, con particolare attenzione per i più piccoli, in età preverbale.

Gli Autori definiscono la App RED “una bussola digitale per favorire l’orientamento dei pazienti e facilitare l’accesso alla rete della terapia del dolore”. Scopriamo le caratteristiche.

Si tratta di un’applicazione informatica (App) che, grazie all’Intelligenza Artificiale (IA), può valutare e misurare il dolore partendo dalle espressioni del viso della persona sofferente.

Una breve disamina sulla aalidità delle App nella gestione del dolore cronico per il medico e per il paziente e scopriamo quelle per iOS e Android particolarmente interessanti sulla tematica “dolore”.

La Dott.ssa Letizia Saturni, nutrizionista ed health coach, ci ha fornito preziose informazioni su come lo stile di vita, e in particolare l’alimentazione, impatta sul dolore cronico. Allegato all’intervista è disponibile un approfondimento, nelle sezioni del sito, che esplora le interessanti implicazioni del microbiota intestinale nel contesto della sindrome da dolore regionale complesso (CRPS).

Negli ultimi anni si è assistito ad un incremento dell’interesse per i possibili ruoli del microbiota intestinale in varie condizioni patologiche, tra le quali vi sono anche quelle legate al dolore. Da alcuni recenti lavori è emerso che una composizione anomala del microbiota intestinale può contribuire allo sviluppo della sindrome dell’intestino irritabile (IBS), e allo […]

Il mal di schiena interessa più di 619 milioni di persone in tutto il mondo, e nei prossimi trent’anni il numero di pazienti con questo problema potrebbe crescere di più di 200 milioni di unità.

L’Italia ha emanato una legge (Legge n. 38 del 15 marzo 2010) che, tra le prime in Europa, sancisce (articolo 1) “il diritto del cittadino ad accedere alle cure palliative e alla terapia del dolore”, e individua tre reti di assistenza dedicate alle cure palliative, alla terapia del dolore e al paziente pediatrico.

Recentemente sono stati istituzionalizzati i percorsi atti a ottenere una adeguata competenza nella gestione del dolore. Questo articolo vuole essere una sorta di breve guida, con informazioni pratiche e alcune brevi descrizioni tecniche.

Negli ultimi anni, sono state sempre più semplificate le procedure di accesso ai medicinali impiegati nella terapia del dolore. In questo articolo raccogliamo una sintesi degli aspetti pratici-burocratici più rilevanti della prescrizione di tale cura. Scopri tutte le note!

Il dolore neuropatico localizzato è una tipologia di dolore che ha origine periferica e che prevede la presenza della sintomatologia dolorosa in aree del corpo circoscritte. Oltre al dolore tali aree del corpo del paziente manifestano sensibilità cutanea anormale o sintomi, tipici del dolore neuropatico, ad esempio il dolore urente. Inoltre, per definizione il dolore […]

Il dolore neuropatico periferico si manifesta come conseguenza di lesioni a carico del SNP.1 Esistono diverse sindromi che sono connesse al dolore neuropatico periferico e che originano infatti da un danno a livello del SNP:1 disturbi legati a tossicità come neuropatia periferica indotta da chemioterapia e neuropatia alcolica; sindromi ad eziologia traumatica come la CRPS […]

Il dolore neuropatico centrale è una tipologia di dolore neuropatico che può derivare da qualsiasi tipo di lesione all’SNC o da condizioni patologiche che possono comportare questo genere di lesione, tra le quali vi sono patologie vascolari (ischemiche o emorragiche), infezioni e loro conseguenze (ascessi, encefalite, mielite), patologie demielinizzanti, lesioni traumatiche (cervello o midollo spinale) […]

Dato il meccanismo patologico complesso e ancora non del tutto chiarito della CRPS e il suo decorso spesso debilitante, per il trattamento di questa condizione è particolarmente consigliato un approccio multidisciplinare, soprattutto nelle fasi avanzate. Il trattamento dovrebbe essere personalizzato in base alla durata, alla gravità e all’impatto della sindrome sulla vita del paziente. Riabilitazione […]

La sindrome da dolore regionale complesso (CRPS) è una condizione che può avere un grande impatto sulla qualità della vita della persona che ne è affetta. La diagnosi e il trattamento della CRPS sono difficili a causa della complessità di questa condizione e della sua definizione. La CRPS è stata descritta per la prima volta […]

Il dolore neuropatico è definito dall’IASP (International Association for the Study of Pain) come “il dolore causato da una lesione o malattia del sistema nervoso somatosensoriale“. Questa definizione è ampia e comprende oltre 100 condizioni.1 Il dolore neuropatico può essere la conseguenza di una lesione a livello dell’SNC (sistema nervoso centrale) (dolore neuropatico centrale) o […]

Valutazione del dolore: l’intelligenza artificiale al servizio del patient journey Una valutazione adeguata del dolore è fondamentale per stabilire la terapia appropriata. Sebbene il report verbale da parte del paziente sia talvolta definito il “gold standard” per la valutazione del dolore, presenta diverse limitazioni da un punto di vista scientifico legate a diversi motivi, tra […]

L’acido cinnabarinico, un prodotto del metabolismo del triptofano che si forma a seguito di una serie di reazioni chimiche complessivamente note come “via delle chinurenine, fisiologicamente presente nel sistema nervoso, potrebbe agire come regolatore delle sensazioni dolorifiche. L’effetto analgesico di questa molecola potrebbe spiegare le differenze che due diversi individui possono avere nella sensibilità al […]

La maggior parte degli antidepressivi non è efficace contro il dolore, o le prove esistenti sulla loro efficacia sono inconcludenti. Secondo uno studio pubblicato sul British Medical Journal, infatti, solo in alcuni casi selezionati sembrano essere efficaci nel contrastare situazioni di dolore. «L’uso di antidepressivi è raddoppiato nei paesi OCSE dal 2000 al 2015, e […]

Il dolore, trattato in tutte le sue declinazioni dai massimi esperti nazionali nel campo di quello acuto e cronico, delle tecniche interventistiche e delle cure palliative. È stato questo il tema centrale affrontato al 22/mo Congresso dell’Area Culturale Dolore e Cure Palliative della Società Italiana di Anestesia Analgesia, Rianimazione e Terapia Intensiva (Siaarti), a Riva […]

Uno studio pubblicato su Nature Neuroscience riferisce che, per la prima volta, è stato possibile vedere che il dolore cronico causa variazioni nell’attività della corteccia orbito-frontale del cervello umano. «In passato grazie alla risonanza magnetica funzionale si era visto che la corteccia cingolata anteriore e le regioni della corteccia orbitofrontale vengono attivate durante gli esperimenti […]

L’attività fisica regolare aiuta a sentire meno il dolore e potrebbe rappresentare un ottimo rimedio per controllare il dolore cronico: lo rivela una ampia analisi su oltre 10.000 adulti da cui emerge che le persone fisicamente attive hanno una maggiore tolleranza al dolore rispetto a quelle sedentarie e che quelle con un livello di attività […]

Nel caso del dolore acuto postoperatorio, i farmaci analgesici vengono generalmente titolati in base ai livelli di dolore segnalati dal paziente, poiché è difficile prevedere a priori un trattamento efficace del dolore.

I trattamenti di prima linea del dolore consistono in modifiche dello stile di vita e terapia farmacologica, compresi gli oppioidi. Un recente studio pubblicato su Annals of Palliative Medicine illustra diverse opzioni per tecniche mininvasive per il sollievo del dolore nei pazienti in fase palliativa, adottando un approccio globale, dalla testa ai piedi, con particolare attenzione alle terapie emergenti e alle tecniche avanzate.

Dal 4 al 6 maggio 2023 si è tenuto a Riva del Garda il XXII Congresso Nazionale dell’Area Culturale Dolore e Cure Palliative (ACD), organizzato dalla Società Italiana di Anestesia Analgesia, Rianimazione e Terapia Intensiva (SIAARTI). II Congresso ha attirato più di 500 professionisti e massimi esperti nazionali che hanno trattato il tema del dolore […]

Il dolore neuropatico (NP) è un dolore insorto come diretta conseguenza di una lesione o malattia del sistema somatosensoriale.1 Il sospetto di NP deriva da una accurata storia clinica ed anamnesi e da un completo esame obbiettivo; sospetto che può essere, successivamente, confermato/escluso utilizzando esami strumentali.2 Ogni anno, il 40% delle visite di un MMG […]

In questa video intervista il Dott. Marco Ruggero Lacerenza ci parla di come i disturbi del sonno, in particolar modo l’insonnia, siano fattori di rischio importanti dello sviluppo del dolore, e che nel sonno e nel dolore siano coinvolti gli stessi neurotrasmettitori.

L’isterectomia è una delle operazioni ginecologiche più comuni. Tra il 10 e il 50% delle donne subisce una condizione di dolore cronico dopo l’isterectomia, più spesso dopo l’isterectomia addominale.

Il Dott. Roberto Casale, neurologo e specialista del dolore, affronta l’argomento del colloquio clinico in un articolo che lo definisce, ne descrive le varie fasi e fornisce utili spunti di riflessione concentrandosi sul paziente con dolore cronico grazie all’integrazione dell’approccio teorico alla pratica clinica dell’Autore.

L’endometriosi è una condizione caratterizzata dalla presenza di tessuto simile all’endometrio al di fuori dell’utero. La malattia insorge durante gli anni riproduttivi delle donne ed è difficile da diagnosticare e gestire.

La vulvodinia è una patologia caratterizzata da dolore della vulva spontaneo o al tatto e può manifestarsi sia durante la penetrazione che in contesti non sessuali che un grande impatto sulla qualità di vita delle pazienti.

Ogni anno vengono diagnosticati oltre 1,7 milioni di nuovi casi di cancro al seno nelle donne a livello globale; circa, il 25-60% di queste donne soffrirà di dolore cronico dopo la mastectomia.

La prostatite cronica o sindrome da dolore pelvico cronico e il dolore ano-rettale sono due disturbi comuni nell’uomo che necessitano di una diagnosi precisa e di un approccio terapeutico personalizzato.

Il dolore testicolare, soprattutto quando è cronico, rappresenta una condizione debilitante che deve essere valutata attentamente con un’anamnesi completa del paziente e uno scrupoloso esame obiettivo.

La vasectomia rappresenta la forma di sterilizzazione più efficace per gli uomini, Con una percentuale di successo del 98%. Tuttavia, dopo questa pratica, alcuni pazienti sperimentano dolore cronico.

Il dolore cronico testicolare colpisce più di 100.000 uomini l’anno. Poiché una percentuale significativa di casi di dolore testicolare cronico ha cause idiopatiche, spesso la diagnosi e le terapie non sono ottimali.

La prevalenza delle disfunzioni sessuali è abbastanza varia, in questo contenuto affrontiamo alcune tematiche delicate legate al dolore pelvico cronico.

Il varicocele è una condizione relativamente comune presente in circa il 15% della popolazione maschile, sebbene talvolta rimanga asintomatico, è importante diagnosticarlo e trattarlo in maniera appropriata.

L’immigrazione è una delle maggiori cause responsabili delle diseguaglianze relative alla salute e, è noto, come presenti una forte correlazione con uno stato di disagio fisico e psicologico a carico delle persone implicate. La prevalenza dei disturbi da stress post-traumatico nonché di condizioni patologiche o di sintomatologie dolorose è molto alta in queste persone.

Il dolore toracico di origine non cardiaca, ricorrente e persistente, è una condizione che spinge i pazienti a rivolgersi al Medico ed è un disturbo associato ad uno stato di disagio generale. Qual è la correlazione tra lo stress psicologico e la qualità della vita legata alla salute in questi pazienti?

Il dolore cronico rappresenta un grave problema di salute pubblica che, in Europa, affligge un quinto della popolazione. Scopri la connessione tra depressione e dolore cronico nell’infografica.

Il dolore è comune negli atleti, e spesso risulta un fenomeno anche quotidiano, che può limitare la capacità di concentrazione e far diminuire le prestazioni. Il parere dell’esperto

Il dolore è una delle problematiche più comuni tra i pazienti in terapia intensiva (ICU). Al fine di fornire un trattamento ottimale del dolore a tali è importante eseguire di routine la valutazione del dolore, attività non facile in questo contesto a causa di problematiche quali intubazione, livelli alterati di coscienza e/o alte dosi di agenti sedativi. In questa scheda di counselling approfondiamo l’utilizzo di un pratico algoritmo.

Cinque articoli selezionati dalla letteratura scientifica sul tema del dolore nel paziente anziano, dai legami tra dolore persistente e fragilità, fino a suggerimenti per la diagnosi differenziale.

L’invecchiamento comporta significativi cambiamenti fisiologici e psicosociali che possono influenzarne la percezione da parte del paziente e di conseguenza la gestione da parte del medico.

Anche se la maggior parte delle persone anziane presenta problematiche significative legate al dolore, capita che queste vengano sottovalutate, anche a causa dell’errata percezione dei pazienti che credono che il dolore sia un aspetto normale del processo di invecchiamento.

Questa pratica infografica esplora le tipologie di mal di testa nel paziente anziano – sia nell’ambito delle cefalee primarie che secondarie – analizzando le caratteristiche nonché le cause più frequenti.

La valutazione del dolore nel paziente anziano è supportata da un accurato esame clinico, preceduto da una buona anamnesi per determinare con successo un piano terapeutico contro il dolore. Di un certo aiuto anche l’utilizzo di tools diagnostici (questionari).

Il dolore notturno alla spalla che causa disturbi del sonno è un problema comune nei pazienti che sono affetti da questo tipo di lesioni. Un recente studio ha analizzato la qualità del sonno, il dolore e la funzionalità nei soggetti adulti affetti da vari tipi di disturbi alla spalla.

Un paziente che si ritrova spesso a svegliarsi durante la notte a causa del dolore e a scuotere la mano per avere sollievo dalla sintomatologia può essere un soggetto affetto da sindrome del tunnel carpale (STC).

La sindrome da conflitto femoro-acetabolare è una condizione debilitante che contribuisce alla degenerazione dell’anca e all’instaurarsi dell’artrosi. Un recente studio mostra come il dolore all’anca può influenzare la qualità del sonno.

La sindrome delle gambe senza riposo, una condizione che può avere un impatto significativo sulla qualità di vita dei pazienti, è ancora oggi spesso sotto diagnosticata.

La presenza di dolore notturno al ginocchio può rappresentare un fattore importante nella valutazione clinica della gravità dell’OA e dei risultati dopo il trattamento della patologia.

Gli atleti che si impegnano in intensi sforzi fisici perseverano in questi sforzi nonostante la frequente esposizione a stimoli dolorosi. Ciò può essere dovuto al modo in cui gli atleti percepiscono o rispondono al dolore.

Una selezione di articoli relativi ad aspetti specifici riguardanti la correlazione tra sport e dolore, un disturbo frequente negli alteti e influenzato da vari fattori, tra cui influenze sociali/ambientali, neurofisiologiche, immunologiche e cognitive.

Recenti studi hanno evidenziato come una ridotta sensibilità al dolore sia connessa non solo all’intensità dell’esercizio fisico, ma anche ad un generale buono stato di forma fisica.

L’inattività fisica e un generale stile di vita sedentario rappresentano un problema significativo a livello globale e costituiscono un fattore di rischio riconosciuto per diverse malattie croniche.

Il dolore e la fatigue sono tra le motivazioni più comuni che portano gli atleti a ridurre l’attività sportiva, sono segnali importanti di percezione di un possibile danno all’organismo ma non necessariamente.

La vulvodinia è una malattia ancora troppo poco conosciuta e la mancanza di chiarezza sulla sua eziologia si traduce nella presenza di molteplici metodi di trattamento, con varie durate e livelli di successo.

La vulvodinia è definita come “Dolore viscerale primario cronico”, il che sottintende il fatto che nella vera vulvodinia il dolore cronico va considerato esso stesso come malattia.

La vulvodinia è caratterizzata da dolore vulvare della durata di almeno tre mesi, senza una chiara causa identificabile e con una serie di potenziali fattori associati. Un numero corposo di donne sono ancora alla ricerca di una diagnosi e di un trattamento efficace.

Il dolore cronico spesso è dovuto a uno stato proinfiammatorio persistente. La riduzione di cibi proinfiammatori e il contemporaneo aumento di vegetali, frutta e grassi insaturi può aiutare ad alleviare il dolore cronico.

Una scheda per valutare l’alimentazione del paziente con dolore cronico e indirizzarlo verso una dieta che può contrastare la componente infiammatoria e alleviare il dolore.

Una infografica sui principi attivi degli alimenti che, avendo il potenziale per sopprimere o inibire le vie nocicettive implicate nel dolore da OA, possono rappresentare uno strumento di supporto nella gestione di questa patologia.

In aggiunta ad altri trattamenti, l’applicazione di diete specifiche può essere di supporto contro il dolore cronico. Guarda il video per scoprire quali sostanze possono influire negativamente e quali positivamente sul dolore dei tuoi pazienti.

Corso di formazione FAD ECM, da 4,5 crediti formativi, dedicato a Fisiatri, Ortopedici e Reumatologi, che si terrà in modalità webinar il giorno 19 settembre 2022.

Corso di formazione FAD ECM, da 3 crediti formativi, dedicato a Fisiatri, Ortopedici e Reumatologi, che si terrà in modalità webinar il giorno 13 giugno 2022.

Corso di formazione FAD ECM, da 3 crediti formativi, dedicato a Medici di Medicina Generale, che si terrà in modalità webinar il giorno 15 settembre 2022.

Corso di formazione ECM FAD, da 3 crediti formativi, dedicato a Medici di Medicina Generale e Geriatri che si terrà in modalità webinar il giorno 9 giugno 2022.

Ad oggi le possibilità di approccio per la gestione del dolore postoperatorio sono molto diversificate e si basano sulle più recenti evidenze scientifiche.

Una scheda di counseling utile per il riconoscimento dei fattori di rischio nella transizione dal dolore post-chirurgico acuto a quello cronico (CPSP).

Il dolore cronico postchirurgico è molto più comune rispetto a quanto si possa pensare. Un approfondimento con recenti update dalla letteratura scientifica sul ruolo dell’analgesia preventiva nel controllo del dolore postoperatorio.

Un approfondimento per comprendere i meccanismi di base del dolore postoperatorio al fine di identificare strategie di trattamento efficaci.

Una selezione di articoli relativi alle problematiche oncologiche, i primi di competenza del medico di medicina generale e i successivi dello specialista in oncologia.

Gestire il paziente oncologico non significa solo offrire le migliori opzioni terapeutiche, ma anche capire e anticiparne i bisogni.

Raccomandazioni e linee guida per la valutazione del dolore oncologico, fenomeno complesso che presenta aspetti sia quantitativi sia qualitativi.

Un approfondimento scientifico sulle opzioni di gestione del dolore oncologico con un focus sulla scala analgesica dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).

Una condizione patologica derivante dalla terapia si chiama iatrogena e la iatrogenesi può essere molto dolorosa anche nei pazienti affetti da malattia oncologica.

Che cosa si intende per dolore episodico intenso? Quali sono i segnali per riconoscerlo e quali gli approcci terapeutici?

Il dolore è un sintomo comune della malattia oncologica che coinvolge il paziente a volte più della malattia stessa. Il trattamento deve essere tempestivo e adeguato.

Spesso il dolore può causare uno stato di disagio, ma non sempre la fonte di disagio è il dolore. Allora come è possibile distinguere queste due delicate condizioni?

Il dolore neuropatico (NP, Neuropathic Pain) – causato da una lesione o una malattia del sistema nervoso somato-sensoriale – è spesso sotto-diagnosticato e difficile da trattare.

Il COVID-19 causa spesso complicanze neurologiche, in grado di causare dolore neuropatico.

Indagini epidemiologiche hanno dimostrato che molti pazienti con dolore neuropatico (Np) non ricevono un trattamento appropriato per il loro dolore. Le linee-guida sono quindi essenziali per il giusto trattamento del NP.

La neuropatia diabetica colpisce oltre la metà dei 460 milioni di persone in tutto il mondo affette da diabete, di cui circa un terzo sviluppa anche dolore neuropatico.

Recentemente, è stato dimostrato che l’emicrania sia sensibile alla dieta e che alcuni alimenti scatenino attacchi di emicrania.

L’osteoartrite o osteoartrosi (OA) è endemica in tutto il mondo e costituisce la principale causa di disabilità e fonte di dolore, soprattutto nei soggetti più anziani, portando a perdita di funzionalità e diminuzione della qualità della vita (QoL).

Il colpo di frusta è caratterizzato da improvvisi movimenti di accelerazione-decelerazione della testa con flessione ed estensione del collo, che provocano sofferenza delle strutture a livello rachide cervicale. I pazienti con colpo di frusta soffrono comunemente di complicazioni associate a questo evento, come dolore al collo e mal di testa.

L’International Classification of Headache Disorders (ICHD-3) raccoglie criteri diagnostici ampiamente accettati che dovrebbero fungere da base della gestione dei disturbi della cefalea nella pratica clinica.

Una selezione di 5 recenti paper dalla letteratura scientifica su diversi aspetti utili per l’inquadramento e la gestione della fibromialgia.

Una selezione di 5 recenti paper dalla letteratura scientifica su diversi aspetti utili per l’inquadramento e la gestione della fibromialgia.

Una selezione di cinque recenti paper dalla letteratura scientifica su diversi aspetti utili per l’inquadramento e la gestione di cefalea ed emicrania, dal ruolo dell’ipotalamo ai legami con lo stress post-traumatico, fino ai criteri suggeriti per i centri di eccellenza.

Una selezione di cinque recenti paper dalla letteratura scientifica su diversi aspetti utili per l’inquadramento e la gestione del dolore lombare: dal trattamento con oppioidi, all’esercizio terapeutico, fino all’associazione con fattori psicologici.

Una scheda di counseling di inquadramento dell’emicrania, un disturbo neurologico che mostra dicotomia di genere, essendo tre volte più comune nelle donne che negli uomini. Consulta o scarica la scheda dedicata all’argomento.

Nell’osteoartrosi del ginocchio – che colpisce globalmente circa 265 milioni soggetti – per ridurre il dolore, migliorare la funzione fisica e potenzialmente rallentare la progressione della malattia sono stati sviluppati alcuni trattamenti biomeccanici.

L’osteoartrosi (OA) è un processo dinamico, metabolicamente attivo, che coinvolge tutti i tessuti articolari. L’OA è principalmente una diagnosi clinica. Tuttavia, una semplice radiografia può essere utile per confermare la diagnosi ed escludere altre patologie.

Concettualizzare in modo univoco il dolore cronico rimane una sfida, accentuata oggi dai progressi nella comprensione dei meccanismi psicologici, sociali e del sistema nervoso centrale.

Il trattamento della FM richiede un approccio multidimensionale che coinvolge la sfera fisica, la dimensione cognitiva e l’eventuale gestione farmacologica. Un problema importante è rappresentato dalla scarsa compliance.

Recenti evidenze suggeriscono che la disfunzione nei meccanismi di elaborazione del dolore contribuiscono allo sviluppo del dolore cronico nei pazienti con FM. Oltre al dolore, più dell’80% dei soggetti affetti da FM sperimenta un senso di fatica costante o una scarsa qualità del sonno.

Nell’osteoartrite (OA) il quadro sintomatologico del dolore è spesso complesso. L’interesse per la determinazione dei fenotipi dell’OA e il raffinamento delle metodologie di valutazione psicofisica utilizzati è aumentato negli ultimi anni.

Una selezione di cinque recenti paper dalla letteratura scientifica su diversi aspetti utili per l’inquadramento e la gestione dell’osteoartrosi: da comorbidità a opzioni di trattamento, a soluzioni non farmacologiche a supporto del trattamento.

Una selezione di recenti paper dalla letteratura scientifica su diversi aspetti generali, ma di utilità concreta, nella comprensione e gestione del dolore neuropatico.

Una selezione di recenti paper dalla letteratura scientifica su diversi aspetti generali, ma di utilità concreta, nella comprensione e gestione del dolore neuropatico.

I sintomi definiti “red flags”, ovvero “bandiere rosse”, sono informazioni che allertano sull’opportunità di una valutazione più approfondita del paziente, eseguendo ulteriori test, o dell’invio del paziente a uno Specialista.

L’International Association for the Study of Pain (IASP) definisce il dolore neuropatico come un “dolore che nasce come conseguenza diretta di una lesione o malattia che colpisce il sistema somatosensoriale”. Scopri le 10 informazioni importanti da sapere sul dolore neuropatico.

I sintomi della FM si sviluppano e persistono a causa dell’interazione tra vari fattori a livello biologico, psicologico e sociale. Pertanto, è necessario riuscire a sviluppare ed attuare nuovi approcci bio-psico-sociali per il trattamento della FM, che si concentrino sulla gestione dei sintomi oltre che sul dolore.

La fibromialgia è una malattia cronica comune, che nella popolazione generale ha una prevalenza stimata del 2,7%. Tuttavia, diversi studi suggeriscono che fino a un paziente su 20 che richiede una visita dal medico di famiglia presenta sintomi di fibromialgia.

Il mal di testa è il sintomo più diffuso tra i disturbi neurologici, e rappresenta una delle ragioni più frequenti per cui i pazienti si presentano dal medico di famiglia. Il passo più importante nella diagnosi del mal di testa è determinare se il mal di testa sia un disturbo primario o secondario.

Il dolore lombare, nei paesi industrializzati è riconosciuto come uno dei problemi più diffusi di salute pubblica colpendo circa il 55%-80% della popolazione adulta.

Il dolore lombare, nei paesi industrializzati è riconosciuto come uno dei problemi più diffusi di salute pubblica colpendo circa il 55%-80% della popolazione adulta.

L’osteoartrosi (OA) è una delle malattie muscolo-scheletriche più frequenti e porta a un declino funzionale e a una ridotta qualità della vita. I principali obiettivi del trattamento sono il controllo del dolore, il mantenimento o il miglioramento della mobilità e della funzionalità articolare e una migliore qualità della vita.

La lombalgia è un sintomo comune a diverse patologie e le potenziali cause sono molteplici. Come è possibile, dunque, valutare se la lombalgia ha una causa sottostante grave? La lombalgia può essere classificata dal medico di famiglia in quattro categorie.

La lombalgia è un sintomo comune a diverse patologie e le potenziali cause sono molteplici. Come è possibile, dunque, valutare se la lombalgia ha una causa sottostante grave? La lombalgia può essere classificata dal medico di famiglia in quattro categorie.

La fibromialgia (FM) rappresenta una sfida per il medico. L’ampia gamma di sintomi associati a questa patologia e la sua graduale evoluzione ne rendono difficile la diagnosi. Uno studio ha dimostrato che la diagnosi di FM potrebbe richiedere più di 2 anni.

La fibromialgia (FM) rappresenta una sfida per il medico. L’ampia gamma di sintomi associati a questa patologia e la sua graduale evoluzione ne rendono difficile la diagnosi. Uno studio ha dimostrato che la diagnosi di FM potrebbe richiedere più di 2 anni.

Il termine Dolore Lombare (acuto o cronico) comprende sia le forme “comuni”, sia quelle cosiddette “sintomatiche”. La lombalgia comune è una sindrome complessa. Le forme definite “sintomatiche” possono dipendere da altre patologie, non sempre di semplice inquadramento.

La natura multidimensionale della CLB suggerisce che specialisti diversi debbano intervenire per ciascun ambito di competenza. Vari fattori infatti svolgono un ruolo nel dolore e nella disabilità.

La lombalgia cronica o CLBP (Chronic Low Back Pain) colpisce circa il 20% della popolazione mondiale (secondo altri il 20-30%). Attualmente, si tende a cercare di comprendere ciò che porta alcuni individui a un elevato livello di dolore cronico e frequenti recidive.

Una selezione di recenti paper dalla letteratura scientifica su diversi aspetti utili per la comprensione e gestione del dolore muscolo-scheletrico.

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Un approccio incentrato sul paziente affetto da dolore lombare è in grado di migliorare i risultati e la soddisfazione del paziente, riducendo al contempo l’uso delle risorse sanitarie. Per questo motivo, una corretta diagnosi è centrale in tutto il processo di gestione del paziente con dolore lombare acuto o cronico.

L’eziologia delle neuropatie da intrappolamento rimane in gran parte sconosciuta. Queste neuropatie condividono però diversi fattori di rischio. Recentemente, la predisposizione genetica sta emergendo come uno dei più forti fattori di rischio per le neuropatie da intrappolamento. Scopri alcune interessanti news sul tema.

Nell’ambito del dolore cronico, quello di origine neuropatica è spesso sottostimato e sottotrattato. I medici di famiglia svolgono un ruolo fondamentale nella prevenzione, nel riconoscimento, nel trattamento e nella capacità di riferire il paziente allo specialista.

In Italia il dolore cronico colpisce più di un quarto della popolazione, mentre la prevalenza media europea è del 21%. Tuttavia, il dolore cronico è spesso trascurato e sottovalutato, con gravi conseguenze socio-economiche. Consulta la scheda di counseling che evidenzia i punti salienti della legge 38 per il medico e per il paziente.

Diversi studi clinici hanno dimostrato che l’esercizio migliora il dolore anche in assenza di miglioramenti di forza, flessibilità o resistenza. L’esercizio fisico, inoltre, può avere effetti analgesici sulla parte dolorosa.

Prevenire l’obesità è un obiettivo importante per la prevenzione dell’osteoartrosi (OA). L’obesità contribuisce infatti allo sviluppo dell’OA negli arti inferiori.

È probabile che il COVID-19, creando fattori di stress aggiuntivi, influenzi negativamente la sensibilizzazione centrale, di cui soffrono i pazienti con fibromialgia, portando a un peggioramento dei sintomi.

Le scale del dolore sono strumenti fondamentali per valutare il tipo di dolore vissuto dal paziente. Scopri le scale unidimensionali VAS, NRS e VRSS.

Come funziona questo strumento multidimensionale, che consente di misurare gli aspetti sensoriali, affettivi e valutativi del dolore.

“Una selezione di recenti paper dalla letteratura scientifica su diversi aspetti generali, ma di utilità concreta, nella comprensione e gestione del dolore lombare.

Un fattore importante in grado di influenzare lo sviluppo di disabilità nei soggetti con dolore lombare è costituito dalle convinzioni del paziente. Consulta la scheda di counseling che raccoglie alcuni importanti suggerimenti per educare il paziente che soffre di dolore lombare.

Un fattore importante in grado di influenzare lo sviluppo di disabilità nei soggetti con dolore lombare è costituito dalle convinzioni del paziente. Consulta la scheda di counseling che raccoglie alcuni importanti suggerimenti per educare il paziente che soffre di dolore lombare.

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