Fibromialgia
Secondo uno studio clinico randomizzato pubblicato su Arthritis & Rheumatology, portato avanti su pazienti affetti da fibromialgia, la terapia cognitivo-comportamentale (CBT), che utilizza tecniche strutturate per alterare pensieri distorti e stati d’animo negativi, si è rivelata superiore a un trattamento educativo nel ridurre gli effetti interferenti del dolore e di altri aspetti tipici di tale […]
Una selezione di 5 recenti paper dalla letteratura scientifica su diversi aspetti utili per l’inquadramento e la gestione della fibromialgia.
Una selezione di 5 recenti paper dalla letteratura scientifica su diversi aspetti utili per l’inquadramento e la gestione della fibromialgia.
Concettualizzare in modo univoco il dolore cronico rimane una sfida, accentuata oggi dai progressi nella comprensione dei meccanismi psicologici, sociali e del sistema nervoso centrale.
Il trattamento della FM richiede un approccio multidimensionale che coinvolge la sfera fisica, la dimensione cognitiva e l’eventuale gestione farmacologica. Un problema importante è rappresentato dalla scarsa compliance.
Recenti evidenze suggeriscono che la disfunzione nei meccanismi di elaborazione del dolore contribuiscono allo sviluppo del dolore cronico nei pazienti con FM. Oltre al dolore, più dell’80% dei soggetti affetti da FM sperimenta un senso di fatica costante o una scarsa qualità del sonno.
I sintomi della FM si sviluppano e persistono a causa dell’interazione tra vari fattori a livello biologico, psicologico e sociale. Pertanto, è necessario riuscire a sviluppare ed attuare nuovi approcci bio-psico-sociali per il trattamento della FM, che si concentrino sulla gestione dei sintomi oltre che sul dolore.
La fibromialgia è una malattia cronica comune, che nella popolazione generale ha una prevalenza stimata del 2,7%. Tuttavia, diversi studi suggeriscono che fino a un paziente su 20 che richiede una visita dal medico di famiglia presenta sintomi di fibromialgia.
La fibromialgia (FM) rappresenta una sfida per il medico. L’ampia gamma di sintomi associati a questa patologia e la sua graduale evoluzione ne rendono difficile la diagnosi. Uno studio ha dimostrato che la diagnosi di FM potrebbe richiedere più di 2 anni.
La fibromialgia (FM) rappresenta una sfida per il medico. L’ampia gamma di sintomi associati a questa patologia e la sua graduale evoluzione ne rendono difficile la diagnosi. Uno studio ha dimostrato che la diagnosi di FM potrebbe richiedere più di 2 anni.
È probabile che il COVID-19, creando fattori di stress aggiuntivi, influenzi negativamente la sensibilizzazione centrale, di cui soffrono i pazienti con fibromialgia, portando a un peggioramento dei sintomi.