Osteoartrosi
Una infografica sui principi attivi degli alimenti che, avendo il potenziale per sopprimere o inibire le vie nocicettive implicate nel dolore da OA, possono rappresentare uno strumento di supporto nella gestione di questa patologia.
L’osteoartrite o osteoartrosi (OA) è endemica in tutto il mondo e costituisce la principale causa di disabilità e fonte di dolore, soprattutto nei soggetti più anziani, portando a perdita di funzionalità e diminuzione della qualità della vita (QoL).
Nell’osteoartrosi del ginocchio – che colpisce globalmente circa 265 milioni soggetti – per ridurre il dolore, migliorare la funzione fisica e potenzialmente rallentare la progressione della malattia sono stati sviluppati alcuni trattamenti biomeccanici.
L’osteoartrosi (OA) è un processo dinamico, metabolicamente attivo, che coinvolge tutti i tessuti articolari. L’OA è principalmente una diagnosi clinica. Tuttavia, una semplice radiografia può essere utile per confermare la diagnosi ed escludere altre patologie.
Nell’osteoartrite (OA) il quadro sintomatologico del dolore è spesso complesso. L’interesse per la determinazione dei fenotipi dell’OA e il raffinamento delle metodologie di valutazione psicofisica utilizzati è aumentato negli ultimi anni.
Una selezione di cinque recenti paper dalla letteratura scientifica su diversi aspetti utili per l’inquadramento e la gestione dell’osteoartrosi: da comorbidità a opzioni di trattamento, a soluzioni non farmacologiche a supporto del trattamento.
L’osteoartrosi (OA) è una delle malattie muscolo-scheletriche più frequenti e porta a un declino funzionale e a una ridotta qualità della vita. I principali obiettivi del trattamento sono il controllo del dolore, il mantenimento o il miglioramento della mobilità e della funzionalità articolare e una migliore qualità della vita.
Prevenire l’obesità è un obiettivo importante per la prevenzione dell’osteoartrosi (OA). L’obesità contribuisce infatti allo sviluppo dell’OA negli arti inferiori.