Anestesiologia

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Indagini epidemiologiche hanno dimostrato che molti pazienti con dolore neuropatico (Np) non ricevono un trattamento appropriato per il loro dolore. Le linee-guida sono quindi essenziali per il giusto trattamento del NP.

La neuropatia diabetica colpisce oltre la metà dei 460 milioni di persone in tutto il mondo affette da diabete, di cui circa un terzo sviluppa anche dolore neuropatico.

L’International Classification of Headache Disorders (ICHD-3) raccoglie criteri diagnostici ampiamente accettati che dovrebbero fungere da base della gestione dei disturbi della cefalea nella pratica clinica.

Una selezione di 5 recenti paper dalla letteratura scientifica su diversi aspetti utili per l’inquadramento e la gestione della fibromialgia.

Una selezione di cinque recenti paper dalla letteratura scientifica su diversi aspetti utili per l’inquadramento e la gestione di cefalea ed emicrania, dal ruolo dell’ipotalamo ai legami con lo stress post-traumatico, fino ai criteri suggeriti per i centri di eccellenza.

Una selezione di cinque recenti paper dalla letteratura scientifica su diversi aspetti utili per l’inquadramento e la gestione del dolore lombare: dal trattamento con oppioidi, all’esercizio terapeutico, fino all’associazione con fattori psicologici.

Concettualizzare in modo univoco il dolore cronico rimane una sfida, accentuata oggi dai progressi nella comprensione dei meccanismi psicologici, sociali e del sistema nervoso centrale.

Il trattamento della FM richiede un approccio multidimensionale che coinvolge la sfera fisica, la dimensione cognitiva e l’eventuale gestione farmacologica. Un problema importante è rappresentato dalla scarsa compliance.

Recenti evidenze suggeriscono che la disfunzione nei meccanismi di elaborazione del dolore contribuiscono allo sviluppo del dolore cronico nei pazienti con FM. Oltre al dolore, più dell’80% dei soggetti affetti da FM sperimenta un senso di fatica costante o una scarsa qualità del sonno.

Nell’osteoartrite (OA) il quadro sintomatologico del dolore è spesso complesso. L’interesse per la determinazione dei fenotipi dell’OA e il raffinamento delle metodologie di valutazione psicofisica utilizzati è aumentato negli ultimi anni.

Una selezione di cinque recenti paper dalla letteratura scientifica su diversi aspetti utili per l’inquadramento e la gestione dell’osteoartrosi: da comorbidità a opzioni di trattamento, a soluzioni non farmacologiche a supporto del trattamento.

L’osteoartrosi (OA) è una delle malattie muscolo-scheletriche più frequenti e porta a un declino funzionale e a una ridotta qualità della vita. I principali obiettivi del trattamento sono il controllo del dolore, il mantenimento o il miglioramento della mobilità e della funzionalità articolare e una migliore qualità della vita.

Il termine Dolore Lombare (acuto o cronico) comprende sia le forme “comuni”, sia quelle cosiddette “sintomatiche”. La lombalgia comune è una sindrome complessa. Le forme definite “sintomatiche” possono dipendere da altre patologie, non sempre di semplice inquadramento.

La natura multidimensionale della CLB suggerisce che specialisti diversi debbano intervenire per ciascun ambito di competenza. Vari fattori infatti svolgono un ruolo nel dolore e nella disabilità.

La lombalgia cronica o CLBP (Chronic Low Back Pain) colpisce circa il 20% della popolazione mondiale (secondo altri il 20-30%). Attualmente, si tende a cercare di comprendere ciò che porta alcuni individui a un elevato livello di dolore cronico e frequenti recidive.

L’eziologia delle neuropatie da intrappolamento rimane in gran parte sconosciuta. Queste neuropatie condividono però diversi fattori di rischio. Recentemente, la predisposizione genetica sta emergendo come uno dei più forti fattori di rischio per le neuropatie da intrappolamento. Scopri alcune interessanti news sul tema.

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