Gestione paziente
Indicazioni e strumenti pratici per gestire in modo efficace il dolore e migliorare la qualità della vita dei pazienti.
Il COVID-19 causa spesso complicanze neurologiche, in grado di causare dolore neuropatico.
La neuropatia diabetica colpisce oltre la metà dei 460 milioni di persone in tutto il mondo affette da diabete, di cui circa un terzo sviluppa anche dolore neuropatico.
Recentemente, è stato dimostrato che l’emicrania sia sensibile alla dieta e che alcuni alimenti scatenino attacchi di emicrania.
Nell’osteoartrosi del ginocchio – che colpisce globalmente circa 265 milioni soggetti – per ridurre il dolore, migliorare la funzione fisica e potenzialmente rallentare la progressione della malattia sono stati sviluppati alcuni trattamenti biomeccanici.
I sintomi definiti “red flags”, ovvero “bandiere rosse”, sono informazioni che allertano sull’opportunità di una valutazione più approfondita del paziente, eseguendo ulteriori test, o dell’invio del paziente a uno Specialista.
I sintomi della FM si sviluppano e persistono a causa dell’interazione tra vari fattori a livello biologico, psicologico e sociale. Pertanto, è necessario riuscire a sviluppare ed attuare nuovi approcci bio-psico-sociali per il trattamento della FM, che si concentrino sulla gestione dei sintomi oltre che sul dolore.
La fibromialgia è una malattia cronica comune, che nella popolazione generale ha una prevalenza stimata del 2,7%. Tuttavia, diversi studi suggeriscono che fino a un paziente su 20 che richiede una visita dal medico di famiglia presenta sintomi di fibromialgia.
La lombalgia è un sintomo comune a diverse patologie e le potenziali cause sono molteplici. Come è possibile, dunque, valutare se la lombalgia ha una causa sottostante grave? La lombalgia può essere classificata dal medico di famiglia in quattro categorie.
La lombalgia è un sintomo comune a diverse patologie e le potenziali cause sono molteplici. Come è possibile, dunque, valutare se la lombalgia ha una causa sottostante grave? La lombalgia può essere classificata dal medico di famiglia in quattro categorie.
La natura multidimensionale della CLB suggerisce che specialisti diversi debbano intervenire per ciascun ambito di competenza. Vari fattori infatti svolgono un ruolo nel dolore e nella disabilità.
Nell’ambito del dolore cronico, quello di origine neuropatica è spesso sottostimato e sottotrattato. I medici di famiglia svolgono un ruolo fondamentale nella prevenzione, nel riconoscimento, nel trattamento e nella capacità di riferire il paziente allo specialista.
In Italia il dolore cronico colpisce più di un quarto della popolazione, mentre la prevalenza media europea è del 21%. Tuttavia, il dolore cronico è spesso trascurato e sottovalutato, con gravi conseguenze socio-economiche. Consulta la scheda di counseling che evidenzia i punti salienti della legge 38 per il medico e per il paziente.
Diversi studi clinici hanno dimostrato che l’esercizio migliora il dolore anche in assenza di miglioramenti di forza, flessibilità o resistenza. L’esercizio fisico, inoltre, può avere effetti analgesici sulla parte dolorosa.
Prevenire l’obesità è un obiettivo importante per la prevenzione dell’osteoartrosi (OA). L’obesità contribuisce infatti allo sviluppo dell’OA negli arti inferiori.
È probabile che il COVID-19, creando fattori di stress aggiuntivi, influenzi negativamente la sensibilizzazione centrale, di cui soffrono i pazienti con fibromialgia, portando a un peggioramento dei sintomi.
Un fattore importante in grado di influenzare lo sviluppo di disabilità nei soggetti con dolore lombare è costituito dalle convinzioni del paziente. Consulta la scheda di counseling che raccoglie alcuni importanti suggerimenti per educare il paziente che soffre di dolore lombare.
Un fattore importante in grado di influenzare lo sviluppo di disabilità nei soggetti con dolore lombare è costituito dalle convinzioni del paziente. Consulta la scheda di counseling che raccoglie alcuni importanti suggerimenti per educare il paziente che soffre di dolore lombare.